La Provincia Autonoma di Trento ha aperto un bando per fornire un aiuto straordinario agli apicoltori trentini.

 

La decisione è stata presa dalla Giunta visto il pessimo andamento produttivo del 2024 che ha portato ha un drastico calo delle produzioni di miele e le richieste delle associazioni apistiche locali: l'Associazione Apicoltori Trentini e la Federazione delle Associazioni Apicoltori Trentini.

 

Una decisione presa anche sui dati pubblicati dall'Osservatorio Nazionale del Miele che ha riportato una perdita pressoché totale del miele di acacia e di tarassaco e una riduzione complessiva di oltre due terzi della produzione media annua, da 15 chili a 5 chili di miele ad alveare.

 

E alla perdita produttiva si è aggiunto anche un aggravio di costi dovuto alla necessità di nutrire artificialmente gli alveari.

 

Così la Giunta provinciale - sfruttando le opportunità offerte dalle norme locali sugli obiettivi di medio lungo periodo per sostenere le attività agricole e valorizzare le produzioni agroalimentari locali e per valorizzare e promuovere la qualità, la sostenibilità e la salubrità delle produzioni agricole trentine - ha trovato gli strumenti giuridici e finanziari per stanziare delle risorse specifiche per gli apicoltori, stanziando 500mila euro per il 2025.

 

L'aiuto consisterà in un contributo massimo 39,50 euro ad alveare che però è riservato solo a chi ha almeno 40 alveari censiti all'Anagrafe Apistica al 31 dicembre 2023 e la partita Iva, per cercare di sostenere chi fa apicoltura in maniera imprenditoriale, con un aiuto massimo di 25mila euro ad azienda.

 

Le domande di contributo dovranno essere presentate online, attraverso il sistema informativo agricolo provinciale, raggiungibile anche dal portale, fino al 16 giugno 2025.

 

Se le domande saranno superiori alla disponibilità finanziaria i contributi saranno ridotti in maniera proporzionale.

 

Per tutte le informazioni e i dettagli tecnici si rimanda al testo della delibera provinciale con il testo del bando.